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Studi infantili

di Ludvík Aškenazy

Postfazione e cura di Massimo Tria
Traduzione di Eva Russo

Formato 11,5 x 19,5
152 pagine
Prezzo: € 10,20
Sconto -20% (Prezzo di copertina € 12,00)
Anno di pubblicazione: 2012
ISBN 978-80-7294-777-5


Il libro

Che può fare uno scrittore per festeggiare come si deve la nascita del primo figlio? Ci scrive su un libro…Così fece Ludvík Aškenazy, che nel 1955 pubblicò i suoi Studi infantili, dedicati ai primi anni di vita del suo piccolo monello, pieno di domande e dubbi sul mondo. In un periodo di stalinismo e realismo socialista, nella Praga degli scrittori incarcerati e dei processi ai “nemici del popolo”, Aškenazy riscoprì la dimensione privata della famiglia, e più che insegnare al bambino come si sta al mondo, fu lui ad imparare a vedere le cose con occhi nuovi. L’autore ed il figlio scoprono l’arte e la natura, cercano la felicità, imparano come si tiene un segreto, viaggiano con un razzo spaziale… Ma l’innocenza non dura per sempre, quando incontra la morte e l’amore si trasforma in stupore.

[M. T.]

L’autore

Ludvík Aškenazy (Český Těšín, 1921 – Bolzano, 1986)

Un ebreo errante del XX secolo: Ludvík Aškenazy nasce da una famiglia ceca al confine con la Polonia, finisce a combattere i nazisti in Unione Sovietica, si sposa a Praga con la figlia di Heinrich Mann e muore a Bolzano. Non prima di esser costretto a fuggire in Germania Ovest dopo l‘invasione della Cecoslovacchia nel 1968…Fa il reporter in mezzo mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale (Israele, Stati Uniti, Polonia, Berlino), poi diventa scrittore in una Praga in mano al Partito Comunista di ispirazione stalinista. Solo con i suoi Studi infantili rivela la sua vera natura di autore alla continua ricerca dell’innocenza perduta. Diventato famoso per libri che definire favole moderne è riduttivo, Aškenazy è piuttosto uno scrittore ferito nel profondo dal Male del XX secolo. Dialogando con i piccoli, egli svela la crudeltà delle leggi che dominano il “mondo dei grandi”.

[M.T.]

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